I “Superfood” o “super alimenti” sono cibi straordinari, estremamente ricchi di sostanze nutritive come vitamine, minerali, fibre e antiossidanti che possono contribuire a rafforzare il sistema immunitario e a mantenere un buon stato di salute.
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Chia
Le civiltà azteca e maya mangiavano la Chia come parte fondamentale della loro dieta, infatti era una potente fonte di energia per i lunghi viaggi e alimento essenziale per i guerrieri che la chiamavano “il cibo delle lunghe passeggiate”. Era anche usata come offerta agli dei in segno di gratitudine per i raccolti abbondanti. Purtroppo i conquistatori associarono la Chia alla religione e la abolirono, sostituendola con la propria produzione. Le coltivazioni di Chia sopravvissero in piccole zone remote, tornando oggi come uno dei super-cibi più completi in natura. I semi di Chia sono un cibo e un integratore alimentare. I Maya e gli Aztechi la usavano come il mais. Oggi si è scoperto che i semi di Chia contengono proprietà nutrizionali che, se combinati con altri alimenti, possono rafforzare le difese del nostro corpo. La Chia non cambia il sapore dei cibi, ma adotta il sapore degli altri ingredienti. Si può mescolare con salse per aggiungere texture; mescolare con frutta e frullati; sostituirla all’uovo nelle preparazioni cotte; può essere consumata con latte, verdure, yogurt, insalate, frutta, salse, zuppe, creme, verdure. I vantaggi sono una maggiore carica di energia, può aiutare a controllare i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna; facilita la digestione; migliorare il transito intestinale; aiuta a controllare l’appetito e migliora l’attività cerebrale. Si consiglia di consumarne 2 cucchiai al giorno (15 g). Questo importo dona tutti gli omega-3 necessari per l’intera giornata. I semi di Chia possono durare per molti anni senza conservanti, non diventano rancidi grazie all’elevato livello di antiossidanti che impediscono l’ossidazione. Sono senza glutine! Sono ricchi di magnesio, omega-3, calcio, antiossidanti, ferro, fibre, proteine e potassio.
Quinoa
La Quinoa è un prodotto tipico del Sud America e, come il mais, da millenni costituisce una fonte primaria agro-alimentare per le popolazioni indigene. La Quinoa è da lungo tempo un ingrediente base, risale infatti alle civiltà precolombiane, e arriva dalle Ande del Perù e dalla Bolivia. La quinoa, come cibo della salute è seconda soltanto al cavolo, tanto da meritare dalla Food and Agriculture Organization il titolo di “Cibo internazionale dell’anno” 2013. Della quinoa si mangia il seme e non si tratta di una graminacea, ma è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiaceae, quindi parente di spinaci e barbabietole. Per questo si definisce uno pseudo-cereale. La quinoa è una proteina vegetale completa. Contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali che il corpo non è in grado di produrre e deve regolarmente assumere e non contiene glutine. Ci sono centinaia di varietà di Quinoa. La bianca, la rossa e la nera sono le più coltivate. Il raccolto della Quinoa è uno dei pochi che non soltanto sopravvive, ma prospera in un clima rigido e imprevedibile. Del resto la pianta è originaria dell’altopiano boliviano famoso per i suoi 200 giorni di ghiaccio l’anno. La quinoa grezza contiene buone percentuali di saponine, molecole tendenzialmente sgradevoli, e per privarla di queste sostanze (utilizzate dalla pianta come difesa) è necessario applicare un lavaggio dopo la raccolta.
Amaranto
L’amaranto è uno pseudo cereale tra i più antichi dell’umanità, tanto da essere definito dagli Aztechi come “il misterioso grano” o “il grano degli dei” ed era venerato perché gli attribuivano origini e poteri magici. Gli antichi romani credevano che allontanasse sfortuna e invidia, i greci pensavano che fosse la pianta dell’amicizia e di tutti i sentimenti eterni. Ricco di proteine, l’amaranto contiene il doppio di lisina, un amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Ha un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro ed è privo di glutine.
